giovedì 11 novembre 2010

Quindicesima e sedicesima lezione: 10-11-2010

Il paradigma cartesiano: materia inerte, azione a contatto, corpuscoli, vortici,impulso iniziale divino e conservazione della quantità di moto (mv).
Il paradigma newtoniano: spazio e tempo assoluti, forze insite ed impresse, massa inerziale e gravitazionale,azione istantanea a distanza, forze centrali, legge di gravitazione universale, spiegazione della legge di caduta, f=ma (variazione nel tempo della quantità di moto). Costante intervento divino: no ai principi di conservazione.
Il paradigma leibniziano: monadi, uguaglianza tra causa ed effetto, forze vive (mv2) e morte; conservazione del rapporto tra forze vive e morte; effetti nello spazio (lavoro) come misura di tutti i fenomeni della natura; impossibilità del motore perpetuo. Brevis Demonstratio: la vis motrix si misura con la forza viva e non con la quantità di moto.
D'Alambert: chiarificazione analitica del dibattito cartesiani-leibniziani (effetti nel tempo o nello spazio), riduzione del principio leibniziano a teorema della meccanica (lavoro-forza viva).
Planck: il dibattito non può essere ridotto ad un equivoco uso dei termini, significato concettuale: origine di tutti i moti, importanza della posizione di Leibniz

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